LEGALE – Secondo la Cassazione non c’è correlazione tra vaccini e autismo
Chiamata a pronunciarsi ancora una volta sul tema, la Corte di Cassazione con l’ordinanza n.19699/2018, ha negato l’indennizzo richiesto da un genitore per la conseguenze dannose, disturbo di tipo autistico, asseritamente derivate al figlio a seguito di vaccinazione obbligatoria.
In particolare, la Suprema Corte ha confermato la decisione del giudice di merito ritenendo insussistente la “plausibilità biologica” del nesso di derivazione causale tra vaccinazione e danni alla salute. La Cassazione ha poi continuato ribadendo i principi regolanti la materia secondo i quali la prova a carico dell’interessato deve avere ad oggetto il nesso tra malattia e vaccinazione da valutarsi alla stregua del criterio di “ragionevole probabilità scientifica” e, dunque, al grado di fondatezza raggiunto dagli elementi disponibili nel caso concreto.
Nel caso di specie, il consulenti tecnici di primo e di secondo grado, avevano ritenuto che l’eziologia della malattia, così come prospettata dal ricorrente fosse solo una mera possibilità: né lo stato della letteratura scientifica né tantomeno le particolarità del caso concreto consentivano di ipotizzare le reazioni avverse a carico del sistema nervoso ai vaccini somministrati.
Sulla base della “flebile possibilità di derivazione causale” prospettata dai consulenti, i giudici di merito rigettavano la domanda. La Cassazione, ritenendo correttamente applicati i principi dettati in materia, respingevano il ricorso.