LEGALE – L’indennità sostitutiva delle ferie ha carattere retributivo
L’indennità sostitutiva delle ferie non godute è assoggettabile a contribuzione previdenziale in quanto si tratta pur sempre di un’attribuzione patrimoniale riconosciuta al lavoratore in dipendenza del rapporto con l’azienda e non rientra nell’elenco tassativo delle erogazioni escluse dalla contribuzione.
Diversi sono gli orientamenti giurisprudenziali in merito alla natura risarcitoria o retributiva delle ferie non godute. Tuttavia, la Suprema Corte richiamando l’orientamento di due precedenti sentenze (n. 11262 del 10 maggio 2010 e n. 1757 del 29.01.2016), ha precisato che l’indennità sostitutiva delle ferie non è altro che il corrispettivo dell’attività resa in un periodo che avrebbe dovuto essere destinato al riposo.
Pertanto gli Ermellini hanno ritenuto che l’indennità sostitutiva di ferie abbia carattere retributivo e goda della garanzia prevista dall’articolo 2126 c.c., con conseguente assoggettabilità alla contribuzione previdenziale a norma dell’art. 12 della legge n. 153 del 1969.
L’ordinanza di Cassazione n. 13473/2018 è stata analizzata anche dalla Fondazione studi consulenti del lavoro nella nota del 13 giugno 2018.