LAVORO: No al controllo indiscriminato su email e web dei dipendenti
Il controllo indiscriminato su posta elettronica e accessi web del personale sono in contrasto con il Codice della privacy, nel caso in cui si utilizzino di prassi software e sistemi che non possono essere considerati “strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa” (art. 4 della Legge n. 300/1970).Così ha stabilito il Garante per la Privacy, con provvedimento n. 303/2016 e richiamandosi ai principi di proporzionalità e legittimità.Nel caso specifico sottoposto al Garante per la Privacy, i software consentivano le identificazioni dei lavoratori e operavano con modalità non visibili ai dipendenti, che ne erano completamente ignari.Avrebbe fatto meglio il datore di lavoro a utilizzare strumenti in modo graduale e lasciare ai controlli più invasivi un carattere più residuale.