LEGALE: No al malus senza prima verificare la responsabilità dell’incidente
Una compagnia di assicurazioni non può aumentare il premio assicurativo di un proprio cliente senza prima accertarsi sulla sua effettiva responsabilità nell’incidente.Questo ha stabilito la Corte di Cassazione, Sezione III Civile, con la sentenza n. 18603 del 22 settembre 2016 che ha accolto il ricorso e rigettando quanto già deciso dal Tribunale di Napoli.Il Tribunale, in sede di appello, aveva accolto la domanda di una compagnia che aveva peggiorato la classe di merito bonus malus dell’assicurato, con conseguente ricalcolo dei premi da versare in aumento.La compagnia aveva aumentato il suo premio perché aveva risarcito un altro automobilista, nonostante l’opposizione del primo, inviata per iscritto. L’assicurato era poi ricorso in Cassazione.La sentenza della cassazione aveva poi dato ragione all’automobilista. Se un’assicurazione infatti riceve una denuncia di sinistro e paga, nonostante il suo assicurato neghi ogni responsabilità e addirittura contesti l’esistenza dell’incidente, deve dimostrare di aver effettuato tutti gli accertamenti del danno con la “diligenza del buon padre di famiglia” in base all’art. 1218 c.c., e nella tutela degli interessi del proprio assicurato, in relazione all’art. 1375 c.c.Non basta che la compagnia tenga l’assicurato indenne dalle conseguenze patrimoniali dell’incidente, ma ha anche il dovere di non liquidare risarcimenti a chi presume abbia subito il danno, con tutti i mezzi possibili, come si sono svolti i fatti.