LEGALE – Affido degli animali d’affezione in caso di separazione dei coniugi
La questione relativa all’affidamento di cani e gatti in caso di separazione dei coniugi è stata ampiamente dibattuta in giurisprudenza, anche in ragione della sempre maggior importanza che gli animali domestici
hanno assunto nelle nostre vite.
Di recente il Tribunale di Sciacca, in un procedimento di separazione non consensuale (decreto del 19 febbraio 2019), ha evidenziato la necessità di salvaguardare il sentimento verso gli animali in quanto “valore meritevole di tutela” e, partendo da questo presupposto, ha deciso le sorti del cane e del gatto dei coniugi.
In particolare, il giudice ha stabilito che il cane dovesse essere affidato a entrambe le parti a settimane
alterne, indipendentemente da chi ne fosse l’intestatario e, dunque, a prescindere dalla proprietà. Il gatto,
invece, è stato affidato al soggetto che, all’esito dell’istruttoria, era apparso maggiormente idoneo ad
assicurare lo “sviluppo dell’identità dell’animale”.
E’ evidente come tale impostazione, lontana dal considerare cani e gatti alla stregua di beni mobili, si pone
a tutela non soltanto della relazione tra gli esseri umani e i loro animali domestici, ma anche del benessere
degli animali stessi.