LAVORO – Autonomo o subordinato? Conta la modalità di svolgimento
Per la Cassazione (ordinanza 12 settembre 2017, n. 21121) anche se nella scrittura privata si parla di collaborazione coordinata e continuativa, ma la prestazione lavorativa è svolta con modalità tipiche del rapporto subordinato, il lavoratore è in realtà un dipendente dell’azienda in quanto non conta la volontà espressa dalle parti nella scrittura ma le concrete modalità con cui è svolto il servizio; e comunque spetta sempre al datore superare tale presunzione.
Nella fattispecie, la società è stata condannata al pagamento della cartella esattoriale emessa su istanza dell’Inps, per recuperare contributi previdenziali, dopo che gli ispettori hanno accertato la subordinazione nel rapporto di lavoro.
La persona in questione non sopportava alcun rischio di impresa e risultava essere addetta a una macchina, manutenzione compresa, e alla produzione di pezzi su indicazione del capo fabbrica, che dettava i tempi di consegna e il tipo di lavorazione da effettuare.